

Pannella come Bombacci
By ilsimplicissimus
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http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2011/11/07/sotto-il-tappeto-del-potere/
Quando un regime crolla ci sono i fenomeni più strani: mentre insospettabili fedelissimi se ne vanno, alcuni oppositori entrati lentamente e cautamente nel campo dell’autocrate magari partendo da posizioni opposte, lo seguono fino in fondo. Così accade a Pannella, neofita di Silvio che ora dice “io non lo mollo” dimostrando che gli amori senili per il potere sono irrimediabili.Condividi
Sembra un po’ di ripercorrere la storia di Nicola Bombacci, socialista, amico di Mussolini quando il futuro duce era tra i più accaniti massimalisti, distaccandosene poco a poco e entrando a far parte del circolo dei fondatori del Partito Comunista. Arrivò a guidare la delegazione italiana ai funerali di Lenin e per parecchi anni lavorò all’ambasciata russa di Roma trovandosi più in sintonia con i compagni russi che con quelli italiani. Poi una malattia del figlio Wladimiro, bisognoso di cure costosissime, lo indusse a chiedere aiuto al tiranno che glielo concesse. Ma questo avvicinamento al regime si concretizzò paradossalmente e in modo definitivo con l’adesione alla repubblica di Salò. Bombacci seguì Mussolini nel tentativo di fuga in Svizzera e fu fucilato il 28 aprile del ’45. Ed ecco all’ultimo momento un nuovo capovolgimento: morì gridando “viva il socialismo”.
Ma erano altri tempi, tragici, però meno ridicoli e grotteschi di quelli a cui ci tocca assistere oggi con il premier che non scolla dalla poltrona e mette in atto qualsiasi trucco per non mollare. Di certo Pannella non verrà fucilato per fortuna di tutti, ma di fronte all’ultimo martini cosa griderebbe? Viva i diritti civili o viva Silvio?

Nicola Bombacci al centro seduto accanto ad Anna Kuliscioff
Salvatore Emmanuele
08 / 11 / 11
Perché i ragazzi non studiano.
Perché i giovani non studiano? Perché sono stronzi, ottusi, stolti, perché piace loro di vivere da scavezzacollo. Se negli adulti manca il senso didattico, profondo il senso umano, la necessaria consistente cultura, anche interdisciplinare, dotata di un minimo fascino, allora i giovani non studiano, si danno al gozzovigliare disordinato, insensato, a...l bere, alle droghe, divengono stolti. Si disperdono, restano penetrati dal niente che emana dagli adulti, dalle loro coscienze povere, deboli, povere di spirito conoscitivo. Sono lo specchio dell’uomo ieratico, dalla sacralità irata, violenta contro quelle nullità che sono i giovani, stolti, ottusi, che compare in TV e inveisce contro i giovani datisi al vagabondaggio.
Di adulti invasati dallo spirito divino dell’imbecillità morale, presi da sacro sdegno, contro le fasce indifese del sociale, presuntuosi, in Italia ve ne sono molti, tantissimi, generalmente lestofanti capaci di vivere a 16.000 € / al mese, elargiti dallo stato, per attività inconsistenti, chiacchierone, sciocche, consentite da leggi dello stato inspiegabili, illogiche, fasulle, pagate dai cittadini depredati sia dai concedenti, sia dai riceventi, lestofanti peggiori dei padroni, adatte agli imbecilli leccaculo di un potere che offre in cambio il culo per farselo abbondantemente leccare in ogni occasione che la leccata si presta, si presenta al salutare devenire.
Purtroppo i cittadini sono tenuti all’oscuro dei delitti di stato, dati per diritti da potere essere goduti dai lestofanti, dalla faccia ieratica di castrati mentali, rifiutati dai giovani, nauseati del loro immondo esistere a danno della società, degli stessi giovani, che per giunta sono assoggettati a subirne il disprezzo. Aspirano satanici alla promessa di eternità